Agopuntura Moxa e digitopressione sono tecniche della medicina tradizionale cinese tramandate fin dall’antichità.
Le applicazioni sono molteplici perché l’antica medicina cinese è un sistema terapeutico olistico che ristabiliste la salute e previene le malattie con interventi su misura per la persona, sempre considerandola come un’unica entità psicofisica. Per questo ogni patologia, ma soprattutto ogni malato con i suoi disturbi specifici e la sua costituzione di base, può essere curato.
In questo articolo vi vorrei parlare degli utilizzi più comuni di agopuntura, moxa e digitopressione in gravidanza, parto e post-parto.
I principi di questi tre metodi terapeutici sono gli stessi alla base della medicina tradizionale cinese. La differenza consiste negli strumenti impiegati per produrre l’effetto terapeutico: l’agopuntura utilizza gli aghi, la moxa è la stimolazione degli agopunti con il calore grazie all’utilizzo di sigari o coni di erbe, mentre la digitopressione fa parte delle tecniche del tuinà (massaggio tradizionale cinese) e stimola i punti attraverso la semplice pressione delle dita. La scelta della tecnica da utilizzare dipende dal disturbo, dalla causa, dallo stato energetico della persona e anche delle risorse che si hanno a disposizione: digitopressione e moxa possono essere utilizzate da chiunque ne abbia una conoscenza di base, mentre per l’agopuntura è necessario rivolgersi al medico.
1. Alleviare i disturbi che insorgono in gravidanza evitando i farmaci
L’agopuntura può curare potenzialmente qualsiasi disturbo sopraggiunga in gravidanza e anche i sintomi specifici della donna. Il grande vantaggio è che si possono evitare farmaci che potrebbero essere tossici o dannosi e allo stesso tempo ripristinare la salute in modo naturale e duraturo.
In questa fase della vita le mie pazienti più frequentemente si rivolgono a me per alleviare nausea, vomito, reflusso, problemi intestinali, stipsi, insonnia, edema (soprattutto gonfiore agli arti inferiori), prurito e colestasi gravidica, infezioni vaginali, rinite, asma, ma anche dolori come lombosciatalgia, cefalea o mal di denti.
2. Rivolgimento del bambino podalico con la moxa
Se il bambino dopo la 32a settimana non ha ancora la testa verso il basso si tende ad allarmare le mamme sulla possibilità di finire la gravidanza con un cesareo programmato. In verità la presentazione podalica non è un indicazione assoluta al cesareo (anche se solo pochi ospedali in Italia si cimentano ancora in parti podalici), ma soprattutto ricordate che fino all’ultimo giorno di gravidanza il bambino potrebbe girarsi, l’importante è fornirgli la giusta energia.
In questi caso si usa la moxa apllicata su un punto del meridiano di vescica situato sul piede (BL67). è consigliabile iniziare questo trattamento tra la 32° e la 34° settimana di gravidanza e ripeterlo ogni 2-3 giorni per circa due settimane. Si può utilizzare anche in epoca gestazionale più avanzata, ricordatevi che anche se il bambino ha meno spazio per girarsi non si tratta di una pura azione meccanica ma piuttosto di un processo energetico. Di solito incontro le mie pazienti per la prima seduta in cui pratico il metodo e insegno loro come proseguire per i seguenti giorni a casa autonomamente.
3. Induzione del parto con l’agopuntura
Il grande timore di molte donne con gravidanza oltre il termine è di andare incontro a un’induzione farmacologica. Ogni gravidanza ha i suoi tempi e la nascita sfugge al nostro controllo, gran parte della difficoltà e anche della bellezza della gravidanza risiede proprio nell’attesa ed è la prima grande lezione che una neomamma deve imparare dalla natura. In alcune gravidanze tuttavia il travaglio non inizia perché c’è un deficit oppure una stasi di energia, in questi casi (abbastanza frequenti) si può ricorrere all’agopuntura per avviare un travaglio naturale ed evitare un’induzione farmacologica. Una o due sedute alla 42esima settimana sono efficaci in oltre il 75% delle gravidanze post-termine.
4. Controllo del dolore del parto grazie alla digitopressione
Ho provato questa tecnica per la prima volta su me stessa per la nascita della mia seconda figlia ed è stata un’esperienza incredibile. Da quel momento insegno alle donne e alle ostetriche come alleviare il dolore del travaglio attraverso la stimolazione di questi punti perché credo che questa conoscenza antica dovrebbero essere a portata di tutte le donne e tutte coloro che l’hanno sperimentata sono estremamente soddisfatte.
5. Allattamento e sostegno nel post-parto
L’allattamento è un momento di grande unione tra mamma e bambino ed è importante che ci sia l’armonia necessaria perché si crei questo legame. Pur essendo un processo molto naturale non è affatto intuitivo e non sempre il latte arriva come si vorrebbe. Ci possono essere molte cause come il dolore, perdite abbondanti di sangue, la stanchezza, l’introduzione troppo precoce di latte artificiale. In tutti i casi il parto è sempre un momento di grande fatica per la donna e bisogna sostenerla nel ritrovare al più presto le energie e la serenità per prendersi cura del neonato. Una seduta settimanale di agopuntura ripristina l’armonia della mamma e questo equilibrio favorisce la normale produzione di latte.
Queste sono solo alcune delle indicazioni più frequenti dell’utilizzo di agopuntura, moxa e digitopressione in gravidanza, parto e post-parto, non esistate a contattarmi per qualsiasi domanda di approfondimento.